TECNOLOGIA &BUSINESS

 
 
 

Speciale Ict & Business
l'informatica per le imprese

 
HOME DEL DOSSIER

I casi di successo (a cura di Assinform)

News

La rete italiana a banda larghissima può attendere

di Carmine Fotina

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
9 giugno 2009

La rete italiana a banda larghissima dovrà attendere. Per ora il governo italiano ha intenzione di risolvere, peraltro con risorse limitate, il problema del digital divide di "prima generazione" che vede quasi 8 milioni di italiani privi della possibilità di avere una connessione internet veloce.

Ci saranno un miliardo e 470 milioni disponibili per questo primo obiettivo, ha assicurato il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani prima in un'audizione alla Camera poi in una conferenza stampa per illustrare il progetto. Ma del piano più atteso, quello per la rete di nuova generazione (l'investimento stimato è di almeno 10 miliardi) non c'è ancora traccia. Su questo tema serviranno ancora sei-dodici mesi per decidere: l'ipotesi più ambiziosa prevede la creazione di un'azienda di rete che avrebbe comportato lo scorporo dell'attuale network di telefonia fissa di Telecom Italia, lo scenario "B" punta sulla creazione di un consorzio misto pubblico privato per eseguire gli scavi e a posare fibra ottica nelle canaline. Per soluzioni che davvero proiettino l'Italia tra i paesi più avanzati nell'uso della banda larga non sembrano essere maturati ancora il consenso politico né la disponibilità totale di Telecom Italia. Bisognerà attendere che l'orizzonte dell'assetto azionario dell'ex monopolista, increspato anche dalle indiscrezioni su una possibile fusione con Telefonica, si chiarisca del tutto. «Di certo – dice il viceministro – l'interesse del governo è che Telecom resti italiana».

Senza contare un altro problema determinante: l'esiguità delle risorse. Lo Stato dovrebbe mettere in campo la Cassa depositi e prestiti («una delle opzioni ma non c'è ancora nulla» dice Romani) e Telecom ha altre priorità, come spiega il consulente del governo Francesco Caio: «Non penso che accelererà investimenti visto che il suo obiettivo è ridurre l'indebitamento».

9 giugno 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-